Questa varietà universalmente osannata, capace di provocare reazioni orgasmatiche incontrollate, non ha nulla di elegante in quel verdolino- crema finto -pistacchio dei petali esterni quando il fiore è ancora in boccio, e tantomeno nel rosa posticcio di quelli centrali che ricorda il rosa tipico delle caramelle americane con i coloranti artificiali (tipo marshmallow alla fragola).
Il tutto sbiadisce, con snervante lentezza, in un grigio sporco ed opaco, mentre il fiore, inizialmente a coppa, si ostina a rimanere a lungo sulla pianta schiacciandosi al centro, costipato di petali, come una brutta dalia seccata tra le pagine di un libro.
Totale assenza di profumo.
Pierre de Ronsard, grande poeta francese del ‘500, tra i fondatori de La Pléiade e maestro di grazia ed eleganza classica, condannato a prestare il nome ad una rosa che non esitiamo a definire pacchiana e plasticosa. Onestamente, un nome troppo importante per una rosa tanto modesta.